Ottobre 2021

A partire dal prossimo 1° ottobre , in via transitoria, debutta la fattura elettronica nelle cessioni di beni da e per San Marino.

Il cedente italiano emetterà fattura elettronica verso il suo cliente sanmarinese, utilizzando un codice destinatario che è già stato reso noto, lo scorso 31 agosto, dall’Ufficio tributario  di San Marino.

La fatturazione elettronica tra i due Stati (Repubblica di San Marino-Italia) avverrà attraverso il Sistema di Interscambio(SDI), con controlli effettuati da un lato dall’Ufficio Tributario di San Marino e dall’altro dalla Direzione provinciale di Pesaro Urbino. Si ricorda che la fattura verso soggetti non residenti ( quindi non solo San Marino) può ancora essere cartacea ma è assolutamente consigliato , comunque, l’utilizzo della fattura elettronica. Dal 1° Ottobre si avrà a disposizione, però, un codice destinatario specifico per gli operatori sanmarinesi.

Cessioni da San Marino verso l’Italia

Per le cessioni di beni verso l’Italia, l’imposta è dovuta nel nostro Paese e può essere assolta o dall’operatore sanmarinese con la rivalsa in fattura oppure dall’acquirente italiano con il meccanismo del reverse charge.

Le fatture emesse dal fornitore sanmarinese saranno trasmesse dall’ufficio tributario di San Marino al nostro SDI il quale le recapita al cessionario italiano.

Quanto sopra in via transitoria ( e facoltativa) dal 1° Ottobre 2021. Obbligatoria dal 1° Luglio 2022

Sta per arrivare a definizione anche il contributo cosiddetto PEREQUATIVO introdotto dal Decreto Sostegni-bis.

Si fa strada il contributo a fondo perduto «perequativo»

Ricordiamo che spetta :

a condizione che vi sia un peggioramento del risultato economico d’esercizio relativo al periodo d’imposta in corso al 31 dicembre 2020 rispetto a quello del periodo in corso al 31 dicembre 2019.

La misura della riduzione dell’utile anno 2020 rispetto a quello del 2019 sarà stabilità con apposito decreto del MEF ( dopo il 30.09.21)

Il contributo è riconosciuto previa presentazione di istanza all’agenzia delle entrate.

I clienti che presentano i requisiti necessari alla richiesta del contributo saranno contattati direttamente dai nostri uffici

Cancellazione delle cartelle fino a 5.000€

Il decreto attuativo del ministero dell’economia (35195/2021 del 14 luglio) è stato pubblicato sulla «gazzetta ufficiale» del 2 agosto e ha fissato il calendario per arrivare alla cancellazione entro il 31 ottobre delle cartelle con debiti fino a 5.000€.

Rientrano nello stralcio le partite recanti un debito residuo, alla data del 23 marzo 2021, non superiore a 5mila euro, derivanti da affidamenti effettuati dal 1° gennaio 2000 fino al 31 dicembre 2010. Il limite dei 5.000 euro è dato da capitale, sanzioni e interessi affidati all’agente della riscossione. Non rilevano in alcun modo, invece, gli interessi di mora, le spese di notifica della cartella, l’aggio e i costi di eventuali procedure esecutive.

L’importo di riferimento deve essere determinato per «singolo carico». Lo stralcio è, però, condizionato alla sussistenza del requisito reddituale, rappresentato dall’aver dichiarato un reddito imponibile per l’anno 2019 non superiore a 30mila euro.

Lo scorso 20 agosto, l’ADER (Agenzia Riscossione) ha trasmesso alle Entrate l’elenco delle partite che rispettano i parametri oggettivi (debito residuo, data affidamento, eccetera). Entro la fine di settembre, le Entrate trasmettono all’Ader l’elenco dei soggetti che non rientrano nei limiti reddituali. All’esito di tale incrocio di dati, i ruoli in esame sono cancellati, con effetto dal 31 ottobre.

Assegno temporaneo per i figli minori

In attesa dell’assegno unico e universale dal 2022, si può richiedere, nel frattempo, l’assegno temporaneo per figli minori a partire dal 1° luglio e fino al 31dicembre 2021.

L’assegno spetta ai nuclei familiari con figli minori a carico che non hanno diritto all’assegno per il nucleo familiare (ANF) ovvero: •Lavoratori autonomi; •Disoccupati; •Coltivatori diretti, coloni e mezzadri; •Titolari di pensione da lavoro autonomo; •Nuclei che non hanno uno o più requisiti per godere dell’anf.

L’assegno spetta per i figli minori, anche adottati o in affido ed è su base mensile.

L’importo dell’assegno varia in funzione del numero dei figli minorenni e in misura decrescente all’aumentare dell’Isee non superiore a 50.000 euro.

Pertanto l’assegno potrà avere un valore massimo di 167,50 euro per ciascun figlio, maggiorato di 50 euro per ciascun minore con disabilità, fino a un valore minimo di 30 euro con Isee fino a 50.000 euro.

Le domande vanno presentate dal 1° luglio al 31 dicembre 2021

Credito imposta commissioni bancarie

Dal 1.07.2021 al 30.06.2022, il credito d’imposta su commissioni per pagamenti elettronici è incrementato al 100%, nel caso in cui gli esercenti attività di impresa, arte o professioni, che effettuano cessioni di beni o prestazioni di servizio nei confronti di consumatori finali, adottino strumenti di pagamento elettronico collegati agli strumenti per la trasmissione telematica dei corrispettivi ovvero strumenti di pagamento evoluto (che consentono l’invio dei dati dei corrispettivi attraverso carte di debito e di credito e altre forme di paga-mento elettronico).

A questo credito si collega un ulteriore credito di imposta di importo massimo di spesa pari a 160 euro per l’acquisto o il noleggio degli strumenti sopra citati.

Il credito può diventare pari a 320 euro ( limite max di spesa) per l’acquisto, nel corso del 2022, di strumenti di pagamento evoluti.

Per questi ultimi due crediti di imposta, al limite di spesa massimo va applicata una percentuale variabile in base all’ammontare dei ricavi/compensi percepiti dal richiedente.

Per non dimenticare: tracciabilità dei pagamenti per le detrazioni fiscali

Tutte le spese che consentono lo sconto fiscale del 19% nella dichiarazione dei redditi (vedi tabella a fianco), a partire dal 2020, non possono più essere effettuate con il contante, pena la perdita della detrazione stessa.

Dovrai usare strumenti quali assegni, bonifici carte di debito , di credito ecc… da allegare alla spesa.